"Apragopolis" la chiamava l'imperatore Augusto ovvero "città del dolce far niente". Un'isola degna degli imperatori romani attende ogni giorno i tanti turisti che giunti in Campania non possono fare a meno di visitarla. Schiere di poeti e pittori hanno celebrato le sue bellezze naturali tra cui spiccano i famosi faraglioni (scogli emergenti dalle acque), le ripide scogliere, le spiaggette e la notissima grotta Azzurra.
Quasi inaccessibile dal mare, se non dai due approdi di Marina Piccola e Marina Grande, l'interno dell'isola è caratterizzato dai monti Tiberio (334 m di altezza) e Solaro, (589 m di altezza), e diversi altopiani tra cui quello che ospita il centro di Anacapri. I centri abitati dell'isola sono quattro, (Marina Grande, Marina Piccola, Capri e Anacapri).
L'acqua cristallina del mare che bagna Capri ne fa una piacevole località balneare ma consigliamo al turista di non trascurare l’interno perchè una passeggiata per i vialetti ed i sentieri dell’isola può offrire la vista di stupendi panorami e l’occasione giusta per rifugiarsi nella pace di una natura ancora non eccessivamente antropizzata.
Storia dell'isola di Capri ...
Capri non è sempre stata un'isola, in passato era unita alla penisola sorrentina e a confermarlo non ci sono solo le evidenze geologiche ma anche degli importanti ritrovamenti di ossa di mammut e altri animali incapaci di nuotare. I manufatti venuti alla luce risalenti all'età della pietra ci indicano inoltre che l'isola fu abitata già dal neolitico.
Con la colonizzazione greca del golfo di Napoli l'isola vide l'insediamento di alcune comunità elleniche che però non eguagliarono i fasti della vicina Pithecusa, (Ischia), nè ebbero un ruolo rilevante. Le scogliere che circondano l'isola erano sicuramente l'incubo dei marinai e alcuni ritengono che la famosa isola delle sirene cantata da Omero fosse proprio Capri. Mostri incantatori ,secondo Omero, le sirene spingevano i naviganti verso gli scogli e quindi verso la rovina ma già in periodo romano la versione letteraria non convinceva proprio tutti , Il Grammatico latino Servio Mario Onorato lascia intendere che a "Capreae" fossero le prostitute ad incantare i marinai e a mandarli economicamente in rovina.
Con l'impero romano l'intera area del golfo di Napoli diventa una meta turistica importantissima , (paragonabile alla Costa Azzurra oggi) e l'isola vive un periodo di gloria grazie all'imperatore Augusto che decise di costruirvi la sua villa dove passava i suoi momenti di ozio. La passione per l'isola contagiò anche il successore Tiberio che preoccupato da possibili congiure omicide scelse Capri per la sua difficile accessibilità che ne faceva una vera e propria fortezza naturale.
Durante il medioevo Capri fa parte dei possedimenti di Napoli ma essendo esposta ai continui saccheggi saraceni passa nelle mani degli Amalfitani per volere dell'imperatore Ludovico II che li aveva come alleati nella guerra di contenimento dei pirati.
Il periodo angioino prima e spagnolo poi vedono l'isola martoriata dalle continue aggressioni saracene e questo spinge sia gli abitanti a spostarsi ad Anacapri per potersi meglio difendere. Dopo il saccheggio della certosa da parte di Dragut l'imperatore Carlo V concesse agli abitanti il diritto di girare armati e fece costruire nuove torri difensive.
Con il crollo della potenza saracena grazie alla conquista del Nord Africa da parte dei francesi l'isola ritrovò un poco di pace. Jean Jacques Bouchard fu il primo turista moderno e il suo diario reso pubblico nel 1850 costituisce una miniera di informazioni sull'isola.
Importante base strategica l'isola di Capri fu prima occupata dalle truppe francesi durante le guerre napoleoniche poi conquistata dagli inglesi che ne fecero una vera e propria fortezza e poi di nuovo occupata da Murat.
Con la restaurazione ed il ritorno dei Borboni Capri perde il suo ruolo strategico-militare per diventare una meta privilegiata del Gran Tour e uno dei punti di forza dell'offerta turistica campana.
Monumenti e bellezze naturali
Villa Jovis: edificata sul monte Tiberio era la villa residenza dell'imperatore Tiberio. La sua posizione è strategica e permette di osservare Ischia, il golfo di Salerno e il Golfo di Napoli.
Arco naturale: complesso roccioso che l'erosione ha forato dandogli la forma di un arco. Può essere raggiunto solo a piedi seguendo alcuni sentieri
I giardini di Augusto: giardini botanici dove si possono ammirare diverse piante ornamentali
Palazzo a Mare: resti di una villa romana
Grotta delle Felci: si trova sul monte Solaro ed ha una grande importanza storica perchè al suo interno sono stati trovati reperti che provano la presenza umana sull'isola fin dal periodo neolitico. I reperti rinvenuti nella grotta sono visibili nel museo dell'isola, nel Museo archeologico nazionale di Napoli e nel Museo di Antropologia dell’Università di Napoli.
Chiesa di San Costanzo: dedicata al Santo Patrono di Capri è tra le chiese più antiche dell'isola e secondo alcuni risalirebbe al V secolo. Ha rivestito il ruolo di cattedrale della diocesi di Capri fino al 1560
Certosa di San Giacomo: il monastero più antico di Capri ed è stato costruito nel trecento. Più volte saccheggiato dai pirati saraceni il monastero risorse sempre fino a quando Murat lo confiscò per farne prima una caserma poi un ospizio, poi divenne un esilio per oppositori. Attualmente il complesso è adibito a museo ed è dedicato al pittore tedesco Karl Diefenbach.
I faraglioni: tre complessi rocciosi che si ergono dal mare e su cui abita la lucertola azzurra. il loro nome viene da pharos, (faro), perchè in antichità si accendevano dei fuochi sugli scogli pericolosi. Il faraglione "Saetta" è alto 109 metri e ha ancora un legame con la terraferma, il faraglione "Scopolo" è alto 104 metri e il faraglione "Stella", (quello con il buco al centro), è alto 81 metri.
Chiesa di Santo Stefano: è la chiesa più grande di Capri ed è stata la cattedrale della diocesi fino al 1818
Chiesa di Sant'Anna: piccola chiesetta ubicata al centro dell'abitato medioevale contiene alcuni interessanti affreschi trecenteschi
Grotta Azzurra: costituisce un elemento caratterizzante dell'isola di Capri e sicuramente è nota tanto quanto la stessa isola di Capri. L'apertura che permette l'accesso è parzialmente al di sotto del livello del mare e la luce che penetra dona alle acque dei suggestivi giochi di colori tendenti all'azzurro.
Castello Barbarossa: Imponente fortezza situata a 412 metri sul livello del mare. Elemento importante delle difese dell'isola fu espugnata e distrutta dal temibile pirata saraceno Barbarossa. Costruito probabilmente nel IX secolo oggi restano solo dei ruderi. Attualmente il castello è sede della stazione ornitologica di Capri in quanto gli uccelli migratori fanno tappa sul monte Solaro durante il loro viaggio verso l'Africa.
Chiesa di Santa Sofia: Chiesa monumentale del 1595 ubicata ad Anacapri
Chiesa di Santa Maria a Costantinopoli: chiesa monumentale di Anacapri
Fortini costieri di Anacapri: strutturi militari ideate per difendere l'isola dagli attacchi via mare. Inizialmente nate come torri di avvistamento furono distrutte dai pirati saraceni per poi essere ricostruite durante le guerre napoleoniche dai francesi o dagli inglesi che si alternarono sull'isola. Gli antichi forti restaurati costituiscono un ecomuseo e sono raggiungibili grazie ad piacevole sentiero.
Collegamenti Marittimi
Museo del Centro Caprense Ignazio Cerio
Indirizzo: P.tta Ignazio Cerio, 5 - Capri
Telefono: 081 8376681
Sito web:
Foto di Capri
Foto dell'isola di Capri